Oscar Wilde soleva ripetere: «Il cattolicesimo è la sola religione in cui valga la pena di morire.» Il cammino esistenziale di Oscar Wilde è stato un lungo e difficile itinerario verso il cattolicesimo, una conversione – ha spiegato lo scrittore e saggista esperto del mondo britannico Paolo Gulisano- «di cui nessuno parla, e che fu una scelta meditata a lungo, e a lungo rimandata, anche se – con uno dei paradossi che tanto amava- , Wilde affermò un giorno a chi gli chiedeva se non si stesse avvicinando troppo pericolosamente alla Chiesa Cattolica: “Io non sono un cattolico. Io sono semplicemente un acceso papista”. Dietro la battuta c’è la complessità della vita che può essere vista come una lunga e difficile marcia di avvicinamento al Mistero, a Dio». Molte le persone che sono entrate in rapporto con lui e si sono convertite.
DICHIARAZIONI DI SCIENZIATI RIGUARDO AL TEMA “SCIENZA E RELIGIONE”
E. DENNERT nella sua opera Religion der Naturforcher ha condotto un’indagine sulla posizione religiosa di 300 fra scienziati e medici e ha accertato un atteggiamento negativo solo in 20; gli è rimasta sconosciuta la posizione di 38. Tutti gli altri si sono dimostrati credenti. Scienziati eminentissimi hanno espresso con parole spesso commoventi la loro convinzione.
ISAAC NEWTON, al termine della sua Philosophiae naturalis principia mathematica conclude:
«Le meravigliose istituzioni del sole, dei pianeti, delle comete possono esistere solo in base ad un piano di un essere onnisciente e onnipotente e solo in base alla sua direttiva.
GIOVANNI KEPLERO, uno dei più grandi astronomi, nel suo Prodromus (1596) trova manifiche parole di lode a Dio: «Grande Maestro nel mondo, io guardo ammirato le opere delle tue mani, costruite secondo cinque forme artistiche e nel mezzo il sole, dispensatore di luce e di vita, che governa e dirige secondo sacre leggi i pianeti nel loro diverso corso…»
ALESSANDRO VOLTA, lo scopritore dell’elettricità di contatto tra le diverse sostanze, ascoltava ogni giorno la messa e recitava quotidianamente il rosario. Nelle festività si accostava alla comunione. Egli stesso istruì i figli nelle verità fondamentali del catechismo. Dalla sua famosa lettera del 6-1-1815 riportiamo i seguenti brani: «Riconosco questa fede per un dono di Dio: né però ho tralasciato i mezzi di vieppiù confermarmi in essa, studiandola nei suoi fondamenti, rintracciando con la lettura di molti libri apologetici ed anche contrari gli argomenti e ragioni che la rendono credibilissima anche all’umana ragione, e tale da doversi abbracciare da ogni animo non pervertito dai vizi e da passioni.
ANDRÈ MARIE AMPERE, fondatore dell’elettrodinamica, diede al figlio questo ammonimento avviandolo alla vita: «Studia le cose di questo mondo poiché è il dovere della tua professione; ma guardale con un occhio solo, l’altro sia costantemente rivolto alla luce eterna! Ascolta i sapienti, ma con un solo orecchio! Scrivi con una mano sola, con l’altra tieniti aggrappata alla veste di Dio, come un bimbo si tiene alla veste del padre! Senza questa precauzione ti sfracelleresti immancabilmente contro una roccia».
KARL ERNST VON BAER, il fondatore dell’embriologia moderna, è l’autore di queste frasi particolarmente incisive: «Una quadruplice brama, non concessa all’animale, è stata posta dal Creatore nel cuore dell’uomo per dominare la sua natura animale: la brama della santità, che noi chiamiamo fede, l’imperativo del dovere che noi chiamiamo coscienza, il piacere della conoscenza che noi chiamiamo brama di sapere e la gioia del bello che noi chiamiamo senso artistico. Questa brama quadruplice per la quale sola si può dire che l’uomo è l’immagine di Dio, è il magnete che guida misteriosamente l’umanità nel suo sviluppo e deve necessariamente continuare a guidarla nella sua civiltà, poiché Egli l’attira secondo i suoi quattro interessi eterni, la religione, la virtù, la scienza e l’arte.»
Il premio Nobel per la fisica ROBERT MILLIKAN nella sua autobiografia dichiara: «In altre parole il materialismo così come lo si intende comunemente è una filosofia assurda e irrazionale e credo che in realtà sarà considerata tale dalla maggior parte degli uomini che riflettono… Religione e scienza sono dunque nella mia analisi le due grandi forze sorelle che hanno fatto e sempre faranno progredire l’umanità. Entrambe sono necessariamente imparentate fra loro…»
Chiarissima e indubbia si esprime la fede di ALBERT EINSTEIN nell’esistenza di un Dio soprannaturale e personale nell’intervista rilasciata ad un giornale americano nel 1950: «L’opinione corrente che io sia ateo si basa su un grosso errore. Chi lo deduce dalle mie teorie scientifiche si vede che non le ha comprese. Mi ha frainteso completamente, e mi compie un cattivo servizio, se diffonde notizie sbagliate circa la mia posizione di fronte alla religione… Credo in un Dio personale e posso dire con piena coscienza che nella mia vita non ho mai indulto ad una concezione ateistica. Già da giovane studente ho ricusato il punto di vista scientifico degli anni ottanta, e considero le dottrine evoluzionistiche di Darwin, Haeckel, Huxley, come tramontate senza speranza. Per quel che mi riguarda sono convinto che senza la religione, l’umanità si troverebbe oggi ancora allo stato di barbarie. Tutta la vita comunitaria si svolgerebbe secondo rapporti inimmaginabilmente primitivi, non ci sarebbe sicurezza, né per la vita né per la proprietà, ed è mia convinzione che la lotta di tutti contro tutti, che è un eterno istinto umano, diverrebbe ancor più crudele di quanto accade oggi. È stata la religione che ha permesso all’umanità di progredire in tutti i campi».
THOMAS ALVA EDISON, lo scopritore della lampadina elettrica, del cinematografo, del grammofono, possessore di più di 1200 brevetti americani, dopo essere salito sulla Torre Eiffel a Parigi scrisse nel libro d’oro: «Al signor Eiffel, l’ingegnere e audace costruttore del gigantesco e unico esemplare di ingegneria moderna, dedica queste parole un uomo che ha il massimo rispetto e la massima ammirazione per tutti gli ingegneri, specie del più grande di tutti: Dio!»
MAX PLANCK, fondatore della teoria dei quanti, che ha rivoluzionato la fisica moderna: «In qualunque direzione e per quanto lontano noi possiamo vedere, non troviamo da nessuna parte una contraddizione tra religione e scienza, ma piuttosto un pieno accordo nei punti più decisivi. Religione e scienza non si escludono, come alcuni oggi credono o temono, ma si completano e si condizionano a vicenda. E la prova più immediata per la compatibilità tra religione e scienza, anche per una considerazione critica radicale, è rappresentata dal fatto storico, che proprio i più grandi scienziati di tutti i tempi, uomini come Keplero, Newton, Leibniz, erano penetrati da profonda religiosità.
Il chimico THOMAS DAVID PARKS confessa: «Io vedo ovunque intorno a me ordine e determinazione nel mondo inorganico. Non posso credere che essi esistano per causali fortunate combinazioni di atomi! E in tutto ciò – più che una fredda programmazione razionale – io vedo la cura e l’amore di un grande creatore per le sue creature.»
Lo zoologo RUSSEL LOWELL MIXTER dichiara: «Quando si legge nella Bibbia che Dio ha creato l’uomo, gli animali, le piante, si può credere certamente che ciò che si vede nella natura è in accordo con tale fede. La Bibbia non è un testo scientifico. Ma essa trasmette i presupposti fondamentali della scienza. E ciò è per me una verità eternamente splendente che non si spegne mai – una verità che non perde nulla del suo splendore alla presenza di tutte le teorie materialistiche che mai siano state pensate e inventate – questa verità è che il Dio della Bibbia e il Dio della natura è lo stesso.»
GUGLIELMO MARCONI, lo scopritore della telegrafia senza fili, uno dei più grandi fisici italiani, ha detto: «Dichiaro con orgoglio di essere credente. Credo alla potenza della preghiera, vi credo non solo come cattolico, ma anche come scienziato».
Ascoltiamo ora WERNHER VON BRAUN, l’artefice prestigioso del Saturno V, che è stato chiamato «l’uomo della tecnica e della preghiera», un uomo, che oltre ad aver catapultato l’uomo sulla luna, si è interiormente e fortemente impegnato nei problemi religiosi: Dio e i rapporti tra Dio e il mondo: «Per me la scienza e la religione sono due finestre di una casa, attraverso le quali noi vediamo la realtà del Creatore e le leggi che si manifestano nelle sue creature… Io non posso assolutamente farmi un concetto del mondo, senza l’idea di Dio…In questo nostro tempo di voli spaziali in cui noi ci serviamo degli strumenti della scienza per penetrare in nuove regioni, la Bibbia resta sotto ogni rapporto un libro di attualità.» Quando i primi astronauti americani posarono il piede sul suolo lunare, questa fu la prima parola di Wernher Von Braun: «Thank God! They made it!» «Sia ringraziato Dio! Ce l’hanno fatta!» Rammentando l’astronauta sovietico che affermò di non aver trovato Dio nei suoi viaggi spaziali, Von Braun si richiama a Borman: «Frank Borman, il comandante del nostro Apollo 8, nel Natale scorso (1968) fu interrogato se egli avesse veduto Dio. La sua risposta suonò così: “No, neppure io l’ho visto; però ho sperimentato tutte le prove della sua esistenza.”»
LUIGI FANTAPPIÈ, insigne matematico universalmente riconosciuto, in una conferenza tenuta a Roma nel 1947, esprime la convinzione, che la scienza, liberata dai pregiudizi del materialismo, potrà diventare nel futuro la migliore alleata della religione nell’opera di elevazione spirituale dell’umanità. «Gli sviluppi più recenti della scienza moderna ci mostrano dunque stampata nel gran libro della natura (che, diceva Galileo, è scritto in caratteri matematici), quella stessa legge di amore che è scritta nel Vangelo.
Quanto diverso è dunque l’atteggiamento della scienza moderna verso la religione da quello del secolo scorso, sotto l’impero del positivismo! Possiamo veramente dire che la scienza, che era materialistica nel secolo passato, si è andata sempre più spiritualizzando, fino a divenire oggi la migliore alleata della fede. E ciò non deve sorprendere, perché se la scienza è fatta non per fini utilitari, né per orgoglio di sapere, che acceca sempre, ma per il solo amore della verità per la verità, e se è vero, come è vero, che Dio stesso incarnato ci ha detto: “Io sono la Verità”, è evidente che la ricerca scientifica, condotta per il solo amore della verità, viene a coincidere in realtà con la stessa ricerca amorosa di Dio, e deve quindi fatalmente sboccare nell’amore di Dio e nella fede più sicuramente sentita. È per questo che io ritengo che mai come nel momento attuale, in cui la scienza ha raggiunto una maggiore maturità, essa possa dare alla fede appoggi tanto validi, mezzi tanto potenti di penetrazione proprio fra quelle grandi masse di uomini, che, pur dicendo di non credere a Dio, credono però nella scienza e nella verità da essa portata. Approfittiamone dunque, e un nuovo, grande, glorioso periodo di sapere, di fede e di amore si aprirà per l’umanità intera».
La stessa convinzione la troviamo espressa ai nostri giorni dal Prof. ANTONINO ZICHICHI, Presidente della Società Europea di Fisica (EPS):«Professor Zichichi, lei è un uomo di fede?»«Sì, sono un credente».
«E come concilia la sua fede con la sua scienza?» «Le rispondo precisando innanzitutto che di questa “conciliazione”, come lei la chiama, uno scienziato non ha assolutamente bisogno. La presunta inconciliabilità tra scienza e fede è una delle grandi mistificazioni della cultura dominante, e cioè della cultura dei filosofi, dei letterati e dei falsi scienziati. Il dominio della fede, infatti non ha bisogno di essere corroborato dalla scienza. La fede, essendo un dono di Dio, è al di sopra e al di là della scienza».
«A proposito, quando parla di Dio, a quale Dio si riferisce precisamente?» «In Dio in cui credo» risponde Antonino Zichichi «è il Dio della religione cattolica, che io professo e della quale sono praticante, e questo perché la scienza non fa diventare uomini di fede. Piuttosto, e proprio in quanto uomo di scienza, devo dirle che trovo assolutamente falso affermare che la scienza abbia trovato un solo fenomeno che sia in contrasto con Dio. Chi dice questo, mi creda, non sa cosa è la scienza».
–Tratto dall’articolo di P. CARLO COLONNA S.J. http://www.nuovoadamo.net/index_lang.html–